Cade e distrugge l'asfalto nero sotto i miei piedi ed è calda e malsana quest'aria di falsa speranza che avvolge il groviglio confuso dei pensieri fantasmi ricordi pugnali e scende lungo la schiena il brivido felice di fresca innocenza di una gioventù dolce e spaventata e culla le mani e le dita violente di una grottesca mattina invernale.
Cristo, quanto amo la pioggia.
C. C.
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